LA GIORNATA DELLE MARCHE 2017

È stata dedicata alla solidarietà, alla vicinanza dell’Italia e dell’Europa alle popolazioni colpite dal sisma, la XIII edizione della Giornata delle Marche, celebrata al Teatro dell’Aquila di Fermo. Il 10 dicembre la ricorrenza viene celebrata in occasione della Festività della Madonna di Loreto e della Dichiarazione dei diritti universali dell’uomo.

Marco Frittella, giornalista Rai marchigiano e conduttore della Giornata, ha presentato il tema dell’edizione, di «viva attualità, che cade in un momento particolare della storia della regione, ferita dai tragici avvenimenti del sisma e contrassegnati dalla complessa ripresa «Abbiamo vissuto, nei momenti difficili, l’importanza di poter contare su una grande comunità che, in maniera solidale, pensa alle necessità di tutti – ha detto il presidente regionale, Luca Ceriscioli  Il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, la cui famiglia ha origini marchigiane, ha inviato un messaggio di saluto, nel quale ha sottolineato l’importanza di continuare il percorso di collaborazione tra le istituzioni, iniziato nella fase dell’emergenza post sisma.

Il momento centrale della manifestazione è sempre la consegna dei premi istituiti come riconoscenza a persone o associazioni che si distinguono per la loro generosità e per il grande cuore marchigiano. Entrambi realizzati dallo scultore Renzo Romagnoli di Castelfidardo. Il Picchio d’Oro 2017 è stato conferito dal presidente Luca Ceriscioli a Neri Marcorè per l’ideazione del Progetto RisorgiMarche, a sostegno delle aree terremotate. La Lega del Filo d’Oro ha invece ricevuto il Premio speciale del presidente della Regione, ritirato dal presidente Francesco Marchesi e dal segretario generale del Filo d’Oro Rossano Bartoli, per i 50 anni di impegno a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali espresso attraverso l’attività del Centro di riabilitazione d’Osimo.

Juan Pedro Brandi, membro della Fedemarche e del Comitato Esecutivo del Consiglio dei Marchigiani all’estero ha portato il saluto della comunità marchigiana nel mondo.

«Ho il piacere e l’onore di portarvi il saluto del milione e mezzo dei marchigiani all’estero.» ha dichiarato Juan Pedro Brandi, «La Giornata, nata come idea dei marchigiani all’estero viene sentita in tutta le Marche e in diversi paesi sparsi in tutto il mondo.  Si celebra l’orgoglio e l’identità, ma anche diventa un momento per riflettere sulla marchigianità.» Aggiunge, «Da parte nostra, dobbiamo ripensare l’Associazionismo. La storia ci insegna che non c’è un modello unico. Mutualismo alla fine del 1800, grande club nella metà del secolo scoro, fondazione flessibile nel 2000. Siamo abituati a lavorare in rete e condividiamo tre caratteristiche: imprenditorialità, volontariato ed origine comune. La sfida della nostra generazione e proprio questa: ripensare e co-creare le associazioni del 2030″.  Finalmente conclude, «Da dove partire? Dal nome. Le Marche. Le Marche denotano due valori straordinari. Le Marche è in plurale. Rappresenta pluralità, unità nella diversità.  La Marca identifica un territorio di frontiera, rappresenta un confine non solo geografico ma anche (e forse soprattutto) psicologico e culturale, nella marca si incontrano il “voi” e il “noi”, il “tu” ed “io”. In questa geografia territoriale e mentale c’è la tentazione di muri, dell´architettura della paura, ma invece dobbiamo agevolare la costruzione dei ponti, con creatività e sacrificio, come hanno fatto i nostri genitori emigranti nei cinque continenti.»

Fotografie. Respiro Produzioni

Comentarios cerrados.